Medienbericht
»Un convegno per indagare quella follia di nome guerra«
in altoadige.gelocal.it vom 18.09.2014



Un convegno per indagare quella follia di nome guerra

Lo organizza il Centro Pace di Bolzano con relatori di fama internazionale

»Nie wieder Krieg!", »mai più la guerra" urlavano i soldati tedeschi sopravvissuti all'inutile strage della prima guerra mondiale, la più lurida di tutte le guerre. Erano proprio loro, i militari reduci dai fronti di un'Europa accecata dall'odio – male equipaggiati, ricolmi di patriottismo, formati al »Discorso alla nazione" di Johann Gottlieb Fichte - ad aver gridato al mondo per primi l'insensatezza di morire così, sui campi di battaglia, cadendo come foglie dai rami secchi degli alberi in autunno.

Berlino assiste ammutolita allo spettacolo di questi giovani devastati dal conflitto. Nel 1919 nasce un movimento pacifista radicale con il motto »Krieg dem Kriege", guerra alla guerra. Il Friedensbund der Kriegsteilnehmer (La lega per la pace dei reduci della guerra) celebra il suo anti-militarismo: «La voce di milioni di combattenti – si legge nel manifesto – le loro rivendicazioni sociali e ideali devono esser prese in considerazione (…) Veterani, compagni d'armi, venite a noi come alleati contro la tirannia e l'ingiustizia popolare, contro lo sciovinismo e la politica che ha giocato con il sangue innocente di milioni di figli, morti ammazzati sui campi di battaglia. Urlate insieme a noi: »Guerra alla guerra!«.

Si colloca idealmente dentro questo filone il convegno internazionale »Mai più la guerra / Nie wieder Krieg« organizzato dal Centro per la pace del Comune di Bolzano insieme al Movimento Nonviolento e a Pax Christi Italia, in programma dal 3 al 5 ottobre sull'altopiano del Renon, al Soggiorno alpino di Costalovara, vicino a Stella di Renon, dove è sepolto l'obiettore di coscienza al nazismo, padre di famiglia e presidente della sezione giovani dell'Azione Cattolica di Bolzano, Josef Mayr-Nusser di cui proprio il 4 ottobre ricorreranno i 70 anni dal rifiuto di giuramento a Hitler.

L'introduzione però sarà venerdì 3 ottobre alle ore 17,30 nella sala di Rappresentanza del Comune con la presenza del famoso psicanalista Luigi Zoja, sultema »Il ripudio dela guerra e la paranoia politica«, Insieme a Zoja interverrà anche il famoso sociologo tedesco, autore del libro »Staat und Krieg«, Ekkehart Krippendorff.

Lo scopo che il convegno si propone è quello di indagare la follia della guerra, le derive del totalitarismo e le pulsioni aggressive, così come le strategie geopolitiche che hanno segnato la storia del Novecento fino ai giorni nostri. Allo stesso tempo, si offre come occasione per riflettere sul cammino del movimento nonviolento e sulla resistenza disarmata e nonviolenta. Molti i relatori che si alterneranno nelle varie sessioni, alcuni noti nel panorama della cultura della pace italiana come Alex Zanotelli, Enrico Peyretti, Ercole Ongaro, Francesco Vignarca. Molto importante la presenza di Jürgen Grässlin, uno ei più noti pacifisti tedeschi, autore di un libro nero sul mercato delle armi. Da segnalare, il 4 ottobre la prima del film del regista toscano Massimo Tarducci, su Franz Thaler, l'artigiano sudtirolese che si oppose al nazismo scappando per sei mesi sui monti di Sarentino, la sua vallata (Thaler sarà presente in sala durante la proiezione del film). E sempre il 4 ottobre, dopo cena, ci sarà la prima dello spettacolo teatrale di Elisa Salvadori sui tre leader del movimento pacifista di Berlino del primo dopoguerra: lo scrittore Kurt Tucholsky. La pittrice Käthe Kollwitz e l'anarchico Ernst Friedrich.

Le iscrizioni al convegno vanno fatte entro il 25 settembre scrivendo una mail al centro per la pace (centropacebz@gmail.com) o telefonando al numero 0471/402382

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